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Category Archives: Bio Odontoiatria

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Odontoiatria bio per i bambini

I bambini e i problemi dei denti. L’odontoiatria bio può essere risolutiva perché non cura soltanto la bocca, ma l’intera persona. E nei minori, spesso, le deformazioni orali sono causate dall’epigenetica, ossia dall’impatto dell’ambiente, dalle emozioni, dalla psiche, oltre che da fattori oggettivi.

In tutti questi casi, si applica con successo l’ortopedia intercettiva su base posturale 1. In cosa consiste? Per poter intervenire sul dente e studiare un piano personalizzato, si va a cercare la causa primaria. Il bambino viene dunque preso in carico e sottoposto a un iter diagnostico composto da tre sedute: la prima odontoiatrica, la seconda con l’igienista, il fisioterapia o il logopedista, la terza di nuovo con l’odontoiatra. In questo modo, si recupera l’intera storia clinica del piccolo paziente e si fa l’esame obiettivo del cavo orale, si rileva il tono dei muscoli periorali, si guardano postura e appoggio dei piedi. Il paziente viene visto per intero, nelle sue problematiche. Si possono così allargare le basi per diagnosi e terapie. Si fa un intervento globale, che può curare patologie che altrimenti resterebbero lì dove sono e potrebbero in futuro peggiorare.

Questo approccio vede lavorare fianco a fianco i professionisti della salute. Con una visione olistica e aperta. Insomma, non si usano più solamente il trapano e le pillole. Non si prescrivono più semplicemente antibiotici. Si impara a vedere il tutto, non solo una parte.

Bio ortodonzia naturale per evitare gli apparecchi

La bio ortodonzia naturale permette di evitare i fastidiosi apparecchi che per tanti anni hanno costretto bambini/e e ragazzini/e a sopportare un ingombro, non bello neanche esteticamente. Grazie a essa, se le ossa del cranio sono collocate correttamente, e si possono muovere liberamente, non si subisce alcuna disfunzione posturale; al contrario, la disfunzione craniale diventerà disfunzione posturale causando, sintomi come cefalee, dolori muscolari, stanchezza cronica, depressione, ernia del disco, acufeni, allergie, vertigini, disturbi articolari, del sonno e dislessia.

Stop dunque alla tortura dell’apparecchio, del bite, per i bambini. Che vengono curati globalmente, che vengono studiati grazie all’intervento di più professionisti contemporaneamente, con l’odontoiatra che resta in ogni caso la figura centrale. Sappiamo quanto è delicato il rapporto bambino – dentista; meno invasivo è l’intervento, più facilmente il piccolo paziente si affiderà alle mani dell’odontoiatra. Non dovrà, nei casi di bio ortodonzia naturale, tenere fin quando è già grande, l’apparecchio odontoiatrico che ha rappresentato l’unica soluzione per tanti problemi alla dentatura fino a oggi. Il bambino ora adulto ringrazierà l’esistenza di questo nuovo modo olistico di vedere la professione di dentista. Avrà probabilmente per sempre un buon rapporto con la poltroncina del dentista, senza sentirsi spaventato, ma anzi risollevato. Proprio perché la bio odontoiatria ha anche un approccio psicologico al paziente.

Fiducia, gratitudine, denti sani, niente paura, associazione dentista – salute senza sofferenza: questi e altri saranno i sentimenti del paziente che fin da piccolo si è affidato a un bio dentista. Perché la nuova strada tracciata c’è, bisogna solo seguirla.

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Bio odontoiatria: il bio laser e i suoi vantaggi

Nella bio odontoiatria è sempre più comune l’uso del bio laser, che permette di effettuare interventi molto meno invasivi nella bocca del paziente. Il laser, infatti, attraverso l’emissione di raggi di luce consente di trattare diverse patologie in maniera esclusiva e in aggiunta alla terapia di base. Molti si domandano se questa tecnica nuovissima faccia provare dolore. Qui arriva una risposta assolutamente buona per tutti quelli che dovranno sottoporsi a interventi odontoiatrici. Il laser non fa male, è assolutamente indolore nella maggior parte dei casi; solo in alcuni, si prova un po’ di dolore, ma fortemente ridimensionato rispetto alle tecniche tradizionali.

Tramite il bio laser è possibile trattare lo sbiancamento dei denti, fare interventi di endodonzia, di piccola chirurgia, herpes e afte, macchie gengivali, parodontologia. Infine, nei trattamenti post operatori, l’uso del laser permette una ripresa più agevole per il paziente perché cauterizza senza l’applicazione di punti, riduce il sanguinamento durante l’intervento. Andiamo a esaminare con ordine ora le altre applicazioni.

Lo sbiancamento dei denti tramite laser riduce l’effetto di sensibilità dei denti, sottoposti al calore solo per pochi secondi. Questa è una grossa differenza rispetto agli altri trattamenti. Durante il trattamento endodontico, è necessario decontaminare i canali e il laser permette igienizzazione e disinfezione totali, con tempi ridotti rispetto alla procedura solitamente utilizzata. I batteri, che trovano il loro habitat naturale in un ambiente buio e umido, si scontrano con una forza che agisce esattamente all’opposto, emettendo calore e luce. Per herpes e afte della bocca, l’uso del laser riduce di molto i tempi di guarigione.

Il trattamento laser, nella bio odontoiatria, si applica perfettamente anche per l’eliminazione di macchie nere sulle gengive. Nella cura di gengiviti e parodontiti, il laser si aggiunge alla terapia classica, ma ha il vantaggio di permettere più facilmente di conservare i denti naturali.

Bio odontoiatria: il bio laser nella piccola chirurgia e per la piorrea

Merita un capitolo a parte l’utilizzo del bio laser nella piccola chirurgia. Ci sono infatti alcuni interventi, come frenulectomia, allungamento di corona, gengivectomia, escissioni (lesioni ai tessuti molli della bocca), che possono essere eseguiti utilizzando esclusivamente questo strumento, lasciando da parte il bisturi. Non solo. È possibile in questo modo evitare l’anestesia locale, viene eliminata l’ipersensibilità dentale e la sensazione di caldo/freddo, non vi è sanguinamento, così come cicatrici e suture. Vengono poi eliminate le complicazioni e i fastidi, tipici del dopo-intervento, come le infezioni, le recidive, il gonfiore e l’infiammazione. Aumenta il metabolismo cellulare, il che favorisce la guarigione migliore dei tessuti trattati.

Anche per la piorrea, è particolarmente indicato questo metodo. Avendo un effetto battericida, infatti, riduce la componente batterica della placca, eliminando completamente – associata alla terapia meccanica – alcuni ceppi che sono i principali responsabili delle parodontiti. La ricolonizzazione batterica risulta più lenta usando il laser, probabilmente a causa del coagulo che spesso si forma durante la decontaminazione con laser, che farebbe da sigillo tra cavità orale e la tasca parodontale. La rimozione dell’epitelio sulculare e del tessuto di granulazione, senza compromissione del connettivo sottostante, con abbattimento ulteriore dalla carica batterica e riduzione particolarmente significativa della profondità di sondaggio è cosa fatta. Infine, da considerare l’effetto biostimolante e antiedema.

Il bio laser, dunque, è un nuovo valido alleato della bio odontoiatria. I vantaggi sono numerosi, per il paziente, ma anche per il dentista. Il laser è utile sia per i tessuti molli, sia per quelli duri. I soggetti più sensibili e i bambini sono i pazienti che ne traggono maggiore giovamento. La paura del dentista si vince anche così. Inoltre, e questo vale per tutti, il laser riduce i costi.

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Odontoiatria bio: attenzione alle otturazioni

L’odontoiatria biologica è la nuova frontiera del lavoro del dentista, moderna e con approccio tutto a favore della salute fisica e mentale del paziente. Potremmo parlare di odontoiatria psicologo, ma anche di odontoiatra ortopedico, in una parola sola di odontoiatra attento a ogni cosa: all’eliminazione del mercurio, nocivo per l’essere umano, ai problemi psicologici, alla postura del paziente, al tipo di alimentazione da consigliare, allo stile di vita da tenere.

Il dentista si aggiorna ed evolve in continuazione. Lavora su tutti gli aspetti di vita del paziente. Utilizza metodi biologici molecolari per rilevare e identificare gli agenti patogeni con le varianti infiammatorie. Chi effettua anche le otturazioni, lo fa con metodi assolutamente salutari. Per combattere la carie, si è scatenato un vero e proprio dibattito sulla pericolosità dei materiali utilizzati. Le otturazioni, infatti, sono composte al 50 per cento da mercurio, al 12 per cento da rame, al 15 per cento da stagno e al 20 per cento da argento. Ma la tossicità del mercurio è nota, si è creato un vero e proprio movimento legato ai timori legati all’avvelenamento da questo metallo.

Ci concentriamo dunque proprio sul mercurio, sui suoi rischi. Il paziente potrebbe metabolizzarlo a livello di mucosa nasale o con l’apparato bronco-polmonare. La sostanza, poi, potrebbe anche diffondersi in tutto il corpo attraverso la dentina e la polpa dentaria. Non solo: quando si corrode l’otturazione, il mercurio rischia di venire ingerito. C’è poi un batterio, lo Streptococcus Mutans, che può trasformare il mercurio in metil-mercurio, sostanza ancora più pericolosa che è capace di spezzare le membrane cellulari. Pure il dentista sopporta dei rischi quando opera con il mercurio: i suoi vapori, in particolare, potrebbero risultare nocivi. Esiste però un macchinario, oggi, che permette di triturare il mercurio prima dell’uso in modo da eliminarne la capacità di liberare i vapori di cui sopra.

Odontoiatria bio: il mercurio, nemico del corpo umano

Il mercurio è il nemico numero uno del corpo umano, dunque. Ecco perché l’odontoiatria bio ci sta così attenta. Numerosi studi scientifici hanno infatti messo in relazione la sua tossicità con patologie come l’artrite, la depressione, la disabilità nell’apprendimento, la malattia di Alzheimer, l’autismo e la schizofrenia. In Italia, però, non è vietato utilizzarlo, viene lasciato alla scelta del professionista. Laddove è stato bandito, invece, le amalgame vengono create con resine sintetiche. Vale a dire sostanze diverse biocompatibili e resistenti allo stesso modo, che danno la possibilità di effettuare otturazioni altrettanto valide. E che garantiscono un’ottima riuscita estetica.

Da noi, dunque, viene semplicemente sconsigliato, il mercurio, in via precauzionale in situazioni come la gravidanza, l’allattamento, nei bambini o per chi soffre di problemi renali. C’è molta confusione, ecco la verità, con il paziente che spesso non sa che fare. E con l’odontoiatra che decide secondo le sue convinzioni. Quello bio, naturalmente, evita di utilizzare il mercurio.

Al momento, c’è solo il pronunciamento dell’associazione nazionale dentisti italiani che ha fatto sapere come la messa al bando dell’amalgama dentale innescherebbe nel paziente una reazione: amalgama uguale pericolo. E questi potrebbe chiedere la rimozione di quelle già effettuate con il mercurio, con rischi per operatori e ambiente.

Il dibattito è molto attuale. Vede coinvolti l’Unione Europea, il Ced (Associazione che rappresenta i dentisti europei), l’Andi (l’Associazione nazionale dentisti italiani) e il ministero della Salute. L’europarlamento ha concesso ai dentisti di continuare a usare l’amalgama. Nel 2020 verrà riesaminata la situazione dalla Commissione europea e potrebbe esserci il divieto a usare il mercurio per gli interventi di odontoiatria, probabilmente entro il 2030. A luglio, i singoli Paesi hanno stilato piani nazionali sull’ipotesi di eliminazione graduale dell’amalgama dentale.

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Bio odontoiatria: attenzione alla salute del paziente a 360°

La preoccupazione per la salute ci ha portati a cercare sempre di più prodotti e alimenti bio. E, anche quando si tratta della nostra bocca, siamo sempre più portati a scegliere la bio odontoiatria. In molti studi dentistici, questa è diventata ormai una pratica comune. È un approccio alternativo all’odontoiatria classica. Il professionista non tiene conto soltanto della salute orale, ma anche di quella fisica ed emotiva di chi è seduto sulla poltroncina.

Ecco perché i trattamenti dentali vengono eseguiti senza l’uso di otturazioni in metallo o amalgama. Vengono utilizzate esclusivamente ceramica o, comunque, altri materiali naturali. Studi scientifici hanno dimostrato infatti che gli impianti in ceramica non guariscono se l’osso non è sano, che gli zuccheri non cariano davvero i denti. La carie si forma quando non assumiamo vitamine e minerali, soprattutto D3 e C e omega-3. Studi biochimici hanno poi ragguagliato su un’altra situazione: le devitalizzazioni e le otturazioni fatte con l’amalgama non sono salutari; il metallo usato, infatti, può infiammare il corpo del paziente.

Alcuni studi dentistici che applicano i principi bio accettano esclusivamente pazienti che facciano una vita sana e abbiano un’alimentazione salutare. Chi fa una dieta particolare, infatti, evita la carie e permette poi al dentista di eseguire interventi non ordinari, ma straordinari. Tenere sotto controllo dunque i livelli delle vitamine è una delle cose che viene richiesto al paziente che si rivolge al bio odontoiatra. Se le ossa sono sane, infatti, si può eseguire qualsiasi tipo di trattamento, anche in un solo giorno.

Bio odontoiatria: anche lo studio è disegnato appositamente

Anche lo studio del bio odontoiatra viene disegnato su misura per dare la sensazione di pace al paziente. Le pareti sono spesso bianche, colore associato alla guarigione; vengono poi utilizzati, naturalmente, materiali naturali come il legno. Si procede all’eliminazione delle interferenze, rappresentate da plastica, colla, e persino il wi-fi in qualche caso viene escluso dallo studio. Del resto, è stato provato che il collegamento a internet, ma anche semplicemente il telefono, possano disturbare il sistema nervoso e quello immunitario.

L’ambiente privo di stress, dunque, è il fiore all’occhiello di diversi studi odontoiatrici in cui si curi in modo bio il paziente. A cui viene chiesto di mettere il telefono in modalità aereo durante i trattamenti, che non prevedono nei maggior parte dei casi la devitalizzazione (quando viene praticata, si utilizza un rilevatore apicale elettronico per misurare la lunghezza del dente da devitalizzare, in modo da evitare o ridurre al minimo l’uso di radiografie). Insomma, nulla viene lasciato al caso per questo nuovo approccio da parte dei dentisti alla salute della bocca e non solo.

Si fa meno uso possibile dei raggi X. Le radiografie vengono fatte solo quando i benefici sono superiori ai rischi connessi all’esposizione alle radiazioni. Si utilizza spesso un ortopantomografo digitale, che riduce la dose assorbita dal paziente. Non mancano poi impianti di purificazione e disinfezione dell’aria. Alcuni studi hanno adibito un locale a sala sterilizzazione. La bio odontoiatria è davvero il nuovo modo di curarsi i denti.

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