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Category Archives: Eco Odontoiatria

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Eco odontoiatria: uno sforzo in più dal professionista

L’eco odontoiatria richiede uno sforzo in più al professionista: guardare al di là del proprio …naso. Tocca a lui infatti pensare pure al pianeta, scegliendo materiali biocompatibili con il cavo orale e dando vita a tecniche con il supporto di tecnologie innovative e macchinari di ultima generazione, scegliendo materiali monouso, possibilmente biodegradabili, o comunque facili poi da riciclare. Il dentista deve pensare al paziente, ma anche a ciò che lo circonda. Ha sposato un modo di lavorare e di vivere.

Si tratta infatti di una filosofia di lavoro in cui tener conto dell’ambiente, delle risorse e del corpo umano. Tre concetti che si intersecano. Ogni scelta deve essere vista attraverso l’impatto che potrà avere sul pianeta: sarà basso o sarà alto? Se la risposta dovesse essere la seconda, bisognerà ponderare un’altra soluzione. La prevenzione è basilare per preservare la salute generale del paziente, in quanto denti malati potrebbero invece andare a impattare sul sistema cardio-circolatorio. Controlli periodici portano più facilmente ad avere una bocca sana.

Negli studi eco si fa largo uso delle radiografie digitali, senza pellicola, che portano ad avere comunque immagini di altissima qualità, ma che hanno una dose di raggi molto bassa. Anche questa volta viene privilegiato il paziente e il suo stato di salute generale.

La prevenzione dentale: i tre pilastri

Prevenzione dentale, sì, ma come farla? Premesso che sarà il vostro specialista a dirvelo, non si può prescindere da un giusto spazzolamento dei denti per iniziare. Deve durare dai 2 ai 3 minuti e deve essere fatto almeno tre volte al giorno, al termine dei pasti principali. Si deve usare, insieme allo spazzolino, il filo interdentale. Spazzolino che va sostituito di media una volta ogni due mesi. Lo spazzolamento va fatto su tutti i denti, quelli anteriori e quelli posteriori. Il dentifricio? Megllio quello al fluoro perché rende lo smalto più resistente e protetto dalla placca batterica.

Secondo step della prevenzione dentale è l’alimentazione. Troppi dolci e zuccheri determineranno carie. È invece particolarmente consigliata una dieta a base di frutta e verdura, che contengono minerali essenziali, vitamine, calcio, fosforo, ferro, magnesio, sodio e potassio. Del terzo pilastro abbiamo già parlato, ossia le visite periodiche dal vostro dentista di fiducia. Se si identifica immediatamente qualcosa che non funziona, si cura meglio e a minor costo. Non dimenticate le sedute d’igiene orale professionale per rimuovere il tartaro. Che si forma dove è più difficile intervenire a casa propria con il normale spazzolamento dei denti.

L’eco odontoiatra è un sostenitore della prevenzione perché è molto attento anche ai costi che il paziente deve poi sostenere. Prevenire è meglio che curare non è solo uno slogan pubblicitario, ma una certezza. Anche per il portafogli. L’eco odontoiatria è una branca dell’odontoiatria che piace in un mondo in cui si sta generalmente più attenti all’ambiente in tutto ciò che si fa. A maggior ragione quando si tratta della propria salute.

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Eco oodontoiatria: gli sgravi fiscali

Quanto ha inciso l’introduzione della diagnostica per immagini in odontoiatria rispetto alle classiche radiografie? Si sono ridotte queste ultime? Nel 2010, i dentisti avevano pagato 3,2 milioni di euro l’acquisto delle lastre per la radiografie, nel 2018 questo costo si è praticamente dimezzato, diventando di 1,47 milioni di euro. Ma il risparmio portato da questo approccio eco odontoiatrico è stato anche altro. Sempre nel 2018, infatti, gli studi dentistici hanno speso più di 30 milioni di euro per i materiali da impronta, 140 milioni di litri circa, con una riduzione del 2,7 per cento rispetto al 2017. Aggiungiamo i bicchierini e i tovagliolini, l’aspirasaliva, il resto della plastica e dei materiali monouso non ecosostenibili usati dagli odontoiatri (circa 45 mila in Italia), infine non dimentichiamo l’amalgama, oggi usata in meno del 5 per cento degli studi dentistici.

L’eco odontoiatria porta risparmio, questo ormai dovrebbe essere chiaro, oltre che miglioramento nella salute del paziente e dell’ambiente circostante. Il che porta gli esperti del settore a una riflessione: perché non interessare la politica? I sindacati di settore, l’Ordine e l’Unidi potrebbero unirsi e chiedere sgravi fiscali laddove gli studi odontoiatrici si dotassero di macchinari e strumenti in grado di inquinare meno.

Gli studi che promuovono l’approccio eco sono fondamentali in un periodo in cui il nostro pianeta cerca di fare fronte comune per combattere la plastica e gli inquinanti. Perché il mondo politico dunque non dovrebbe tenerne conto? Laddove già esistono incentivi per chi sostiene l’ambiente in altri settori e per chi fa qualcosa di concreto che limiti i rifiuti e le sostanze che inquinano.

L’eco dentista, una figura totalmente diversa

L’eco dentista è una figura completamente diversa da quella dell’odontoiatra che siamo stati abituati a conoscere finora. È quasi una nuova professione. Non è più sufficiente avere capacità chirurgiche, manuali e cliniche, ma è necessario capire dal cavo orale quali malattie croniche possono esserci o quali possano arrivare di lì a poco. Gli antibiotici non devono rendere i batteri invincibili perché ormai in grado di resistere alla loro azione (il paziente, cioè, non deve abituarsi al farmaco). È una sfida globale a cui bisogna arrivare preparati. Il paziente cerca sempre di più questo tipo di figura, la preferisce all’altra.

Il nuovo odontoiatra deve porsi il problema dell’accesso ai suoi servizi, della prevenzione, della scelta di ogni terapia con uno sguardo alla sostenibilità ambientale, sia per quanto riguarda i materiali usati sia per gli effetti degli antibiotici. I giovani, che si affacciano alla professione, devono avere ben chiaro che il mercato sta mutando velocemente. Che l’eco odontoiatria, quella che fino a poco tempo fa poteva essere una scelta arbitraria, ora si sta imponendo sempre di più come una necessità. Da qui il diritto di bussare ai piani alti della politica, che deve traghettare questa professione nel nuovo decennio. Dandole i mezzi per poter competere e per poter essere essa stessa mezzo contro l’inquinamento del nostro pianeta.

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Eco odontoiatria: il progetto Verdenti

Eco odontoiatria, oggi parliamo del progetto italiano Verdenti. È un nuovo modo per condurre lo studio dentistico, con il professionista che tiene conto delle possibilità di influire sulla salute generale del paziente e dell’ambiente. Massima attenzione dunque ai materiali che vengono inseriti in bocca, riduzione della contaminazione di gengive e denti, controllo di tutti i processi che possono creare inquinamento, salvaguardia delle risorse.

Ci sono poi iniziative per il risparmio del paziente, che differiscono da quelle proposte da molti e che spesso si rivelano false. Verdenti è dunque il primo progetto italiano di eco-odontoiatria e si basa sulla Green dentistry, una filosofia già nota da tempo negli States.

Verdenti è prima di tutto una scelta che il paziente fa per la sua salute, nel rispetto dell’ambiente circostanze, e che coinvolge naturalmente pure il dentista. Questi utilizza materiali atossici e controlla la salute generale del paziente dopo aver iniziato la terapia. Vengono ridotti sensibilmente i rifiuti e gli inquinanti.

Possiamo dunque parlare di filosofia ecosalutare. Ossia promuovere prima di tutto la prevenzione, riducendo per quanto possibile le operazioni. Si usano radiografie digitali con bassa emissione di radiazioni, per diagnosticare la carie si usa il laser, riducendo così l’utilizzo delle radiografie, le corone sono senza metalli, eseguite in studio o con odontotecnici locali, le otturazioni sono tutte bio-compatibili, prive di metallo.

E poi: si usano le faccette, che riducono il sacrificio di smalto dentale, vengono proposti programmi di prevenzione ad personam, in modo da ridurre l’infiammazione locale e generale, c’è un programma Gravidanza, si eseguono bite particolari per ridurre il russamento e le apnee notturne, senza sforzare troppo il cuore.

Verdenti: economico ed ecologico

Verdenti è anche ecologico ed economico. La plastica presente negli studi dentistici viene sostituita con materiale sterilizzabile e riutilizzabile o con la carta riciclabile (si riduce dell’80 per cento il quantitativo di carta utilizzata). Vengono ridotti l’uso dei liquidi di sviluppo e fissaggio, passando alle radiografie digitali. Si utilizzano poi protocolli di comportamento per risparmiare acqua ed energia. Si preferisce l’acqua acida ossidoriducente, che viene prodotta grazie a un dispositivo particolare.

La nostra bocca si infiamma e si rovina facilmente. Ma molto dipende dal nostro stile di vita. Igiene e dieta vanno di pari passo con le nostre abitudini. Modificandole, possiamo di conseguenza ridurre l’insorgenza di carie e gengiviti. Ecco perché la prevenzione è così importante nell’eco odontoiatria. Ma come fare prevenzione? Attraverso l’informazione, la motivazione e la riduzione dei batteri responsabili. Tutto questo significa meno interventi chirurgici sul cavo orale e un risparmio sensibile dei costi.

Verdenti ha un programma personalizzato di controlli gratuiti. Il dentista Verdenti, come si legge sul sito, “esegue soltanto ciò di cui il paziente ha bisogno”. Sì, ci sono strutture che eseguono interventi e cure inutili solo per rientrare dei costi. Il progetto Verdenti prevede garanzia di cinque anni sulle terapie, la dichiarazione di conformità dei dispositivi medici fabbricati su misura. C’è poi la possibilità di dilazionare i pagamenti, fino a due anni.

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Eco odontoiatria: i vantaggi nel provarla

Che cos’è l’eco odontoiatria? Potremmo definirla una filosofia di alcuni studi dentistici, particolarmente attenti all’ambiente e alla salute del paziente. Si comincia dunque dal risparmio energetico, dalla riduzione del consumo di plastica e carta, dalla raccolta differenziata, dalla limitazione nell’uso delle sostanze chimiche. L’eco odontoiatra, poi, si concentra sugli acquisti a chilometro zero, fa sì che le cure siano meno lunghe e costose con una costante prevenzione, limita al minimo indispensabile l’esposizione ai raggi X delle radiografie. Infine, riduce la produzione di rifiuti non riciclabili.

Perché dunque scegliere un eco dentista? Quali vantaggi ci sono? Intanto, per la qualità del lavoro, per l’igiene dello studio, perché solitamente le terapie sono più veloci e costano meno. Si instaura un rapporto diretto tra medico e paziente. Ma non solo: il professionista ha rispetto del paziente, prova empatia, ascolta i suoi dubbi e le sue incertezze, quasi fossimo di fronte a uno psicologo. Vengono spesso usati la sedazione cosciente e la pre-anestesia per permettere di superare ansia e stress.

Gli ambienti in cui si opera vengono disinfettati con l’ozono, che ha proprietà non inquinanti e, anche, anti batterici, contro parassiti, funghi e virus di qualsiasi genere. Lo studio di un eco dentista è progettato per regalare tranquillità, anche tramite colori e profumi. È come se anche la cornice dicesse al paziente che non bisogna temere nulla, che qui si trovano igiene e pure estetica degli ambienti. Perché, in fondo, anche l’occhio vuole la sua parte.

L’eco odontoiatra è un medico che si aggiorna continuamente sull’uso di nuovo tecnologie e trattamenti. La comunicazione con il paziente è garantita al meglio grazie all’intero team di lavoro e al software gestionale.

Il dentista green

Essere un dentista green, dunque, significa salvaguardare l’ambiente e fare pure particolare attenzione alla salute del paziente e alla spesa delle cure, necessarie per dare comunque un servizio di assoluta qualità. La prevenzione è una parola magica in questo contesto perché permette, poi, di avere un trattamento meno lungo, meno complicato e dunque anche maggiormente economico. Per le protesi, per esempio, ci si basa sul chilometro zero di cui già abbiamo accennato. Si evitano, dunque, gli acquisti di prodotti d’importazione.

Pensate che una ricerca di qualche anno fa aveva soppesato la quantità di rifiuti non riciclabili prodotti dai dentisti americani. Questi i risultati: 1,7 miliardi di buste di plastica, 4,8 milioni di lamine di piombo, 3,7 tonnellate di mercurio e ben 28 milioni di litri di fissaggio radiografico. Negli anni è andata crescendo la voglia di ecosostenibilità pure negli studi odontoiatrici. Non ci si può improvvisare tali, però, pensando che basti mettere il marchio ‘green’, approfittando magari dell’ingenuità di alcuni pazienti.

In Italia esiste una realtà ben radicata sul territorio, Verdenti, che basa il lavoro proprio su tutti i valori di cui abbiamo parlato. Una filosofia importata dagli Usa. Parliamo di green dentistry, un approccio hi-tech che considera basilare ridurre l’impatto ambientale degli studi e che segue un modello di odontoiatria a supporto della salute del paziente, di tutta la sua salute, non solo di quella della bocca. Ne parleremo più diffusamente di questo progetto di eco odontoiatria.

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