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Corone dentali: quando sono necessarie

Le corone dentali, dette anche capsule, proteggono il dente da patologie come carie e piorree, e da infezioni. Sono in grado di salvaguardare pure da fratture di denti devitalizzati. Quando è necessaria una corona dentale? In tutti i casi in cui c’è un dente ricostruito, per renderlo più forte ed evitare che si possa rompere. Ma non solo.

Le corone dentali sono particolarmente consigliate dopo devitalizzazioni e per migliorare l’estetica del dente. In seguito alla terapia, infatti, potrebbe diventare di colore scuro. In alcuni casi, si ricorre alla capsula anche quando il dente è scheggiato o fratturato o se la forma e il colore non soddisfano il paziente.

Ci sono più fasi per l’incapsulamento. Prima di tutto, si devitalizza il dente, cosa che impedisce di provare dolore; viene quindi reso un moncone nella parte della ricostruzione con il perno endocanalare, fino a ottenere lo spessore e la dimensione richiesti per inserire la capsula. Questo è il momento in cui si prende l’impronta e si prepara la corona artificiale; nell’attesa che sia pronta la corona definitiva, sul dente si mette quella provvisoria. Il processo termina cementando la corona dentale definitiva.

Non è strettamente necessario devitalizzare il dente per inserire la corona. Dipende dalla struttura di quest’ultima. Se ci sono già otturazioni e non ci sono segni di carie secondarie o di infiltrazioni sui margini, queste non vanno rimosse.

Corone dentali: i materiali

Le corone dentali sono fatte in ceramica, metallo, metallo-resina, resina e zirconio, Nel caso di resina, si parla però di corona provvisoria. Quella in zirconio è una soluzione moderna, utilissima per sostituire i denti mancanti. Per la corona si usa lo zirconio, per la parte esterna della stessa la ceramica. La capsula, in questo modo, è molto resistente e ha un aspetto impareggiabile. Le corone fatte con lo zirconio sono anche più leggere di quelle in metallo o ceramica e resistenti fino al 50 per cento di più.

La corona in ceramica ha una parte interna di metallo e il rivestimento esterno da oro e platino o da cromo-cobalto. A volte, quest’ultimo è costituito completamente da ceramica. La parte interna è solida e molto resistente.

Se vogliamo dire quali sono migliori e quali peggiori, non possiamo che puntare su quelle in zirconio. Ma naturalmente, migliorando tenuta, resistenza ed estetica, aumenta anche il costo. Dopo la fine dell’intervento chirurgico, ricordate, va rilasciato un certificato di garanzia e di conformità. Solitamente, il costo è di 400-700 euro, a cui va aggiunto quello per l’implantologia della corona sul dente, che può essere di 1000 euro.

Sfatiamo un mito: la capsula non provoca dolore. Naturalmente, essendo particolarmente dura, può scheggiarsi o rompersi di più rispetto al dente naturale. Meglio, insomma, evitare di mangiare frutta secca o torrone, cibi particolarmente croccanti. Quanto può durare una corona dentale? Dipende dall’igiene orale e dalle visite periodiche dal dentista, dalla situazione del dente impiantato, dalla velocità di ritiro della gengiva, che aumenta con l’aumentare dell’età.

Infine, sappiate che anche un dente con una capsula può ammalarsi e cariarsi. Ecco perché è necessario fare una visita dal proprio dentista almeno una volta ogni sei – dodici mesi.

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