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Dentisti in Burundi: i primi 30 laureati grazie agli italiani di Smom Onlus

Cronaca, ma anche storia. Grazie al corso triennale organizzato dall’associazione italiana Smom Onlus, con il coordinamento di Elena Corsi, si sono laureati i primi dentisti del Burundi all’Università di Ngozi. L’obiettivo è di laureare, entro fine 2019, altri 11 Thérapeute Dentaire, altri ancora nel 2021 e quindi rendere autonomo al 100 per cento il progetto formativo di Ngozi, con insegnanti locali, entro il 2024.

Pino La Corte, coordinatore dell’associazione, esprime soddisfazione: “Trenta dentisti che a volte neppure si conoscono tra loro aderiscono a un progetto, partono per l’Africa e insieme contribuiscono a formare un vero e proprio sistema sanitario nazionale, inesistente fino a questo momento in Burundi. A oggi siamo a otto ambulatori aperti, ma abbiamo in viaggio sei poltrone da rendere operative e altre ancora le stiamo per acquistare”.

Burundi, dove si muore per le infezioni del cavo orale

Va ricordato che il Burundi è uno dei Paesi più poveri del continente africano. Si muore per affezioni del cavo orale, aggravate da malnutrizione e patologie di tipo immunodepressive. Fino al progetto italiano, su undici milioni di abitanti, c’erano solo dieci dentisti, laureati all’estero, a operare esclusivamente nella capitale. Nel resto del Paese, nessun dentista o operazioni eseguite da sedicenti esperti del settore. Smom Onlus ha dunque deciso di intervenire, qualificando personale specialistico con un corso universitario e assistendo la popolazione con programmi preventivi e terapeutici per la salute dei denti.

“Il centro universitario ospedaliero di Ngozi è solo il primo nucleo del sistema sanitario che Smom Onlus sta realizzando su tutto il territorio, dove vediamo pazienti con manifestazioni parossistiche di patologie infiammatorie o tumorali che mettono a dura la prova la preparazione dei volontari”. La presenza di dentisti Smom sul territorio ha permesso di salvare bambini affetti da Noma, patologia gangrenosa che distrugge i tessuti ossei e molli della bocca e del viso (colpisce, in Burundi, i bambini dai 2 agli 8 anni, con un’incidenza di mortalità dell’80%).

Naturalmente, Smom Onlus non può operare senza il contributo di tutti gli odontoiatri coinvolti, ma anche grazie alle donazioni dei dentisti italiani, cresciute molto negli ultimi anni. Pure alcune aziende del settore dentale hanno contribuito economicamente.

Smom Onlus ha la sua sede legale a Milano.

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