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Dietologia: quando i denti si macchiano

Sapete quando è più facile creare danni ai denti? Durante l’aperitivo, che il 30 per cento degli italiani adora, con una percentuale che schizza al 51 per cento nella fascia d’età tra i 21 e i 24 anni. E sono questi ultimi, in realtà, quelli più attenti all’estetica, ma che trascurano maggiormente quella della bocca. Eppure, pensate, con poche mosse si potrebbe scongiurare il rischio di spendere mediamente 800 euro a famiglia per le cure ai denti.

Sono in particolare le carenze di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vitamina C ed E a determinare le gengiviti, nonché le malattie parodontali che possono portare alla piorrea e alla perdita dei denti. Quando il danno è fatto, ossia lo smalto gengivale non è più bianco anche a causa di abitudini sbagliate come il consumo di tabacco e di caffè, allora è fondamentale andare dal dentista per lo sbiancamento dentale. Questo trattamento è molto richiesto negli ultimi anni. Oggi le nuove tecnologie permettono di fare questo trattamento con led e con laser.

Dietologia: come funziona e quanto costa lo sbiancamento dentale

Quando ci si sottopone allo sbiancamento dentale, si sa che alla fine i denti saranno di nuovo bianchi. Solitamente si parte con una colorazione giallastra o pure più scura e si finisce come se l’apparato dentale fosse nuovo. Meglio fare il trattamento dal proprio dentista, evitando prodotti sbiancanti che, a lungo andare, possono rovinare ulteriormente i denti. Per esempio i dentifrici abrasivi, le strisce adesive e le penne sbiancanti.

Nel trattamento è consigliabile inserire anche la pulizia dei denti, che serve a prevenire la piorrea. La pulizia è il servizio che permette di togliere o raschiare il tartaro e che si chiude con la lucidatura tramite spazzola rotante. Lo sbiancamento professionale, invece, prevede l’utilizzo di alcuni agenti chimici sbiancanti ad alta concentrazione, con lampada led o laser. Il risultato è ridare lucentezza e brillantezza ai denti.

Prima di procedere con lo sbiancamento vero e proprio, viene applicato gel sbiancante. Poi si comincia, le tecniche sono più di una. C’è la lampada a luce fredda a led verdi, la lampada a luce fredda a led blu e la lampada al laser. Le prime due si differenziano per la durata, con la prima che dura di meno della seconda. Con il laser si agisce in maniera più profonda; in particolare il laser a diodi è quello che oggi viene utilizzato maggiormente. Quanto vengono a costare le tecniche di cui abbiamo appena parlato?

Si parte da 150 euro e si arriva a 500. Dipende dalla tonalità dei denti, sono necessarie anche più sedute. Lo sbiancamento non va fatto una volta sola nella vita, mediamente l’effetto scompare dopo sei mesi o, al massimo, dopo un anno. Naturalmente, se dopo lo sbiancamento si riprendono le vecchie abitudini, bere alcol, caffè e fumare, allora la durata è decisamente inferiore.

Lo sbiancamento dentale può essere a tutti gli effetti considerato un trattamento estetico, mentre la pulizia dei denti serve per evitare future malattie ai denti o alle gengive.

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