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Gli italiani tornano a curarsi i denti | Il 91% è soddisfatto del proprio dentista

Il 91% è soddisfatto del proprio dentista. Dopo la grande fuga dovuta alla crisi, c’è una ripresa nelle spese per visite e cure

Il 91% dei cittadini italiani è soddisfatto del proprio dentista. Ci sono però 17 milioni di persone che non fanno le visite di controllo (saliamo al 70% per la fascia d’età 6-14 anni), 3,7 milioni coloro che scelgono lo specialista esclusivamente in base al costo basso, senza considerare dunque la qualità e la sicurezza.

Nel 2016 c’è stata comunque una ripresa solida di spesa privata per il dentista. Durante gli anni della crisi, c’era stata una sorta di fuga. C’è stato un guadagno del 9,3% rispetto al 2014 e siamo arrivati a 7,8 miliardi di euro di spese per visite e cure.

L’85,3% degli italiani ha un dentista di fiducia (86% dei millennials, 85,3% dei baby-boomers, 84,7% degli anziani). Il 74,8% ha uno studio privato libero professionale, il 5,8% lavora in una catena con marchio, il 4,8% in una struttura pubblica.

Per scegliere il dentista, la prima discriminante è la fiducia (63,1% indica proprio questa qualità). Al secondo posto c’è il costo (26,3%). Poi la qualità dei materiali utilizzati e delle tecnologie (20,8%), la vicinanza dello studio e la comodità per raggiungerlo (17,1%), le facilitazioni nei pagamenti (11,4%).

La ricerca è del Censis ed è stata fatta in collaborazione con l’Andi, Associazione nazionale dentisti italiani.

Come già visto, il 91% di chi si è rivolto a un dentista è rimasto molto o abbastanza soddisfatto; l’81% di chi va dal dentista si aspetta che rispetti i criteri di qualità, appropriatezza e sicurezza come per le altre specialità mediche.

Gli italiani non andrebbero mai dal dentista come per acquistare un qualsiasi prodotto commerciale. Il migliore resta quello con il proprio studio: genera fiducia, viene considerato un bravo medico e, se necessario, permette la rateizzazione dei pagamenti.

Sono le persone benestanti quelle che più vanno a curarsi (75,6% almeno una volta nel corso dell’anno contro il 57,2% dei non abbienti), i laureati (62,2% contro 45,6% di chi ha titoli di studio inferiori).

Il 38,1% dei non abbienti non fa mai una visita di controllo (contro il 22,7% dei benestanti), così come il 36,4% di chi ha la licenza media (contro il 29,8% dei laureati). Nell’ultimo anno, 3,7 milioni di italiani hanno acquistato cure odontoiatriche cercando esclusivamente il prezzo basso.

Purtroppo, ci sono 600 studi abusivi, individuati nei 2 mila controlli effettuati da gennaio 2015 a novembre 2017.

Tra i 17 milioni di italiani che mai ha fatto una visita di controllo dal dentista, 3,7 milioni cono millennials. Un milione di nostri concittadini, addirittura, non è mai andato in vita sua da un dentista.

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