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Igiene dentale fondamentale per la qualità del sonno notturno

Qualità del sonno = Igiene dentale

C’è una relazione diretta tra la qualità del sonno e l’igiene dentale. Ed è stata provata da un team di ricerca giapponese, che ha preso in esame ben 23.444 anziani. La scoperta più clamorosa è data dal fatto che meno denti si hanno, più è facile incorrere nelle apnee notturne.

Tutti sanno che lavare e curare i propri denti è fondamentale per evitare l’insorgere di patologie, ma finora non era stato ancora provato il forte legame tra l’igiene dentale e il modo di dormire.

Ci sono riusciti in Giappone. Un anziano con meno di dieci denti ancora presenti tende a dormire molto poco, anche meno di quattro ore a notte. Come mai?

La presenza o meno dei denti permette alla lingua di distendersi più o meno all’interno della bocca. Ed è quest’ultima che determina le apnee notturne.

Disturbo che arriva quando i muscoli che si trovano nella parte posteriore della gola si rilassano troppo, finendo per fare più piccole le vie respiratorie durante l’inspirazione.

L’insonnia, derivante dunque da quanti denti si hanno in bocca, nelle persone anziane provoca poi problemi di pressione – che si alza – e incrementa il rischio d’infarto, altre malattie del cuore e persino depressione.

Ma questo è un discorso che riguarda più la scienza medica. Qui è importante concentrarsi su quella che riguarda l’igiene dentale.

Più denti hai, meglio stai

La ricerca è stata svolta all’interno dell’Università Tohoku di Sendai. Il campione era costituito da 23.444 persone dall’età media di 73 anni. I pazienti sono stati scelti in modo casuale tra quelli coinvolti nel 2010 nel Japan Gerontological Evaluation Study, studio tra i più accurati sulla terza età.

Agli scienziati, gli anziani hanno dovuto fornire due informazioni: le ore di sonno notturno e il numero di denti rimasti.

La maggior parte dorme sette ore a notte, il 2,7% non riesce ad andare oltre le quattro ore di sonno notturno, il 4,7% arriva pure a dieci ore. Al 14,7% del campione mancava un dente. I risultati sono stati poi pubblicati su Sleep Medicine.

La conclusione a cui sono giunti i ricercatori è quella già citata: chi ha meno di dieci denti, dorme meno di quattro ore a notte. In altri casi, però, può consentire di riposare anche più di sette ore. Attenzione a considerare questo ultimo dato un buon segno.

Studi precedenti a questo avevano infatti constatato che dormire più di sette ore a notte può avere effetti negativi a livello psicofisico, come dormire meno di quattro ore. Alla fine, solo le persone che avevano 20 denti sono riuscite ad avere un sonno notturno della lunghezza giusta.

Gli scienziati ricordano quindi che la corretta igiene dentale sia fondamentale negli adulti per poi poter avere una buona qualità del sonno durante la terza età.

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