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Ortodonzia posturale: la mandibola è un arto

Lo sapete che è la nostra mandibola si può a tutti gli effetti considerare un arto? Ed è quello che ha i rapporti più stretti con cranio e vertebre cervicali alte. Se viene a mancare un’azione basilare come quella di perfetta chiusura dei denti, ecco che deve intervenire l’ortodonzia posturale. Sì, perché se si sposta la posizione della mandibola a causa della malocclusione dentale, allora ne risente l’intero equilibrio. E i problemi principali ricadono sulle ginocchia e sui piedi, i cosiddetti problemi posturali discendenti. Quelli ascendenti li abbiamo invece quando il difetto parte dal basso, causando mancata coincidenza tra la posizione della mandibola (che è fondamentale per la postura) e quella imposta dai denti.

Insomma, è necessario prima di tutto capire, per il dentista e per il posturologo, se i problemi dentali nascono qui, nella bocca, o se si scaricano semplicemente su questo punto. Diversi test aiutano ad arrivare alla conclusione più esatta. Poi bisogna comunque effettuare un’altra valutazione in rapporto agli altri meccanismi fonte d’informazione: pelle, piedi, occhi, vestiboli. I segni clinici che hanno origine nei denti e che causano poi problemi al corpo sono in pratica i medesimi che creano mal di testa. I segni di origine posturale sono invece l’osso del piede bloccato in anteriorità, il colpo di frusta cervicale, cicatrici sul piede o sull’addome, veloci cambiamenti di vista, retrazioni gengivali senza sangue e che non trovano giustificazione nei problemi di occlusione.

La gnatologia: ecco che cos’è

Andiamo quindi a scoprire che cos’è la gnatologia. È la branca medica che si occupa della mascella e di tutto ciò che è collegato: denti, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli della masticazione e pure il sistema nervoso. Lo gnatologo, oggi, non si limita però a controllare l’equilibrio mandibolare, ma quello dell’essere umano preso per intero. Insomma, la gnatologia moderna si è integrata con la posturologia. Questa segue tutto ciò che riguarda l’equilibrio statico e dinamico della persona e considera il sistema stomatognatico (ossia bocca e mascelle) in collegamento strettissimo con gli altri sistemi e sottosistemi che, integrandosi, contribuiscono a far funzionare correttamente non solo il corpo, ma anche la psiche.

Possiamo dire che la visione olistica di oggi faccia sì che il paziente venga preso in carico da specialisti di oculistica, ortopedici, otorinolaringoiatri, neurologi, psichiatri, psicologi, osteopati, fisiatri, fisioterapisti, omeopati, dentisti e ortodentisti. Non c’è più, insomma, lo spezzettamento dell’essere umano con ogni professionista che si limita a guardare la parte che gli interessa. Anzi, la collaborazione tra specialisti finisce per diventare obbligatoria.

In questo senso, nell’ortodonzia posturale, posturologo e specialista in ortodonzia lavorano in stretto contatto per capire dove sta lo squilibrio del paziente. Comunicano, si confrontano, operano. Ognuno mette le sue competenze al servizio dell’altro. Entrambi al servizio di chi a loro si rivolge per risolvere problemi magari cronici che non sono stati ancora risolti perché ogni medico si è limitato a guardare nel proprio orticello.

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