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Pulizia dei denti: operazioni e strumenti necessari

Pulizia dei denti: scopri come

Pulirsi i denti è un rito. E, come tale, prevede alcune operazioni da eseguire in un certo modo. Ne va della corretta igiene della bocca. Proprio perché è una parte così importante del nostro corpo, va curata però nel modo giusto. Iniziando dallo spazzolino.

Guai a sbagliarlo. Uno troppo duro rischia non solo di danneggiare lo smalto dei denti, ma anche le gengive. Consigliato, dunque, uno spazzolino con setole in nylon, durezza media e testina piccola. Quest’ultima permette di pulire bene anche la parte posteriore della bocca.

Lo spazzolino elettrico è ‘in’, ossia si può usare al posto di quello manuale, assicurandosi sempre di utilizzarlo nel modo giusto.

Potete scrivervelo sul calendario o sullo smartphone, l’importante è non dimenticarlo: ogni tre mesi lo spazzolino andrebbe sostituito perché le setole, usate, perdono la forma iniziale e anche l’efficacia.

Ancora: sciacquare lo spazzolino ogni volta che si è usato è un’ottima regola. E poi? Bisogna tenerlo in posizione verticale per evitare che i microbi rimangano tra setola e manico.

Non c’è solo lo spazzolino nel perfetto kit per l’igiene orale. La scelta del dentifricio è personale: cambia a seconda di chi ha denti sensibili, di chi è più esposto alla carie o al tartaro.

Avere con sé pure il filo interdentale è altrettanto importante: lo potrete passare tra dente e dente prima dello spazzolino. Manca il colluttorio, senza alcol possibilmente e al fluoro. Va usato alla fine, per sciacquare la bocca dopo il lavaggio. Naturalmente, dentifricio e colluttorio non vanno ingeriti.

Come pulire i denti

A questo punto, resta da spiegare come pulire i denti. La quantità di dentifricio da mettere sulla testina dello spazzolino deve essere piccola, dopo averla leggermente bagnata d’acqua.

I denti si spazzolano tenendo un angolo di 45 gradi rispetto alle gengive. Spazzolate in modo verticale oppure circolare, partendo dalle gengive per arrivare alla parte finale della dentatura. Ogni zona va spazzolata per circa 15 secondi.

Ai molari, lo spazzolino va usato in posizione perpendicolare rispetto alle labbra. Le setole dunque vanno appoggiate su questi denti e poi mosse dall’interno verso l’esterno della bocca.

Non abbiamo ancora finito. Anche la lingua va spazzolata, il che evita di avere un cattivo alito. In commercio ci sono i puliscilingua, ma vanno bene anche le setole dello spazzolino.

La lingua è una parte delicata, dunque si deve procedere in modo delicato. Ancora 30 secondi per risciacquare con il colluttorio. Poi è il momento di pulire lo spazzolino per togliere i residui di dentifricio.

Se volete sapere quando è meglio lavare i denti, di sicuro la mattina dopo la colazione e la sera prima di andare a dormire. Dopo i pasti, ma non subito dopo. Il lavaggio medio dura due minuti.

È consigliabile pulirsi i denti anche dopo aver bevuto caffè, tè o vino rosso, che possono macchiarli. Infine, l’igiene orale non sostituisce i controlli periodici dal dentista, ogni sei mesi o un anno, per togliere tartaro o carie.

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