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Tags Archives: Carie

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4 anni ago Dietologia

Dietologia: la carie e lo zucchero

Gli zuccheri sono la principale causa della carie ai denti, che non è altro che un’infezione provocata dai microrganismi della bocca. I batteri sono a tutti gli effetti esseri viventi, costretti dunque a nutrirsi per proliferare e sopravvivere. I residui alimentari sono il loro cibo. Vanno particolarmente ghiotti proprio per gli zuccheri, utilizzati e trasformati in acido lattico, prodotto che va colpire lo smalto dentale e di conseguenza causa la carie.

Non è sufficiente limitare lo zucchero, ma stare attenti a tutti gli alimenti che ne contengono. Più questi cibi resteranno nel cavo orale, più sarà facile che si sviluppi la patologia. Attenzione, dunque, prima di tutto agli zuccheri semplici come saccarosio, glucosio e derivati industriali. Il saccarosio, al giorno d’oggi, è uno dei principali componenti di molti cibi, tipo le bibite, i dolciumi, le pastine e anche i cereali che molti mangiano per prima colazione. Non è dunque semplice controllare l’assunzione di alimenti zuccherati. Ciò non vuol dire, però, che questi non si possano mangiare. Bisognerà però far seguire una corretta e accurata igiene dentale.

Ma non solo gli zuccheri portano la carie. Bisogna curare tutta l’alimentazione, rendendola il più equilibrata possibile. Ecco allora che bisogna far sì che ci siano vitamine e minerali, capaci di portare salute ai tessuti dentari. In prima battuta parliamo di calcio, fluoro, magnesio e fosforo.

Dietologia: alimenti pericolosi e non per la carie

Particolarmente fastidiosi possono risultare per i denti cibi come il caramello, che si appiccica e che dunque rischia di rimanere a lungo nella bocca. Si rischia anche con caramelle e cioccolatini, che noi usiamo succhiare tra un pasto e l’altro per golosità e per tenere a bada la fame. Ma siccome non ci laviamo i denti tutte le volte che mettiamo qualcosa in bocca, ecco che farlo in orari diversi da pranzo e cena rischia di far sì che gli zuccheri contenuti in cioccolatini e caramelle rimangano troppo a lungo tra i denti. Vale naturalmente lo stesso discorso per tutto ciò che mangiamo a mo’ di spuntino e che contenga zuccheri.

Ci sono però pure alimenti che contengono zuccheri ma che non sono pericolosi per la salute dei nostri denti. Ricordiamo polialcoli e fruttosio; i primi hanno potere calorico inferiore allo zucchero e prevengono pure diabete e obesità. Attenzione, però, ad abusarne perché hanno effetti lassativi. Alcuni di questi dolcificanti hanno addirittura effetti positivi sull’igiene orale, vedi lo xilitolo, che fornisce un contributo elevato antibatterico.

Nei bambini, fino all’adolescenza, è più forte il rischio di carie. Perché? Perché c’è meno mineralizzazione dei denti e perché si consumano solitamente più zuccheri. Le ricerche ci dicono che già entro i sei anni i bambini abbiano sviluppato almeno una carie. Igiene orale e cibi con meno zuccheri forniscono la giusta prevenzione. Il palato si educa con l’età, dopo i 40 anni è molto più difficile sviluppare una carie. Si può invece imparare a masticare parecchio il cibo che si immette in bocca. In particolare nel periodo della crescita, masticare rafforza i denti e migliora la stessa funzionalità masticatoria.

Chiudiamo parlando dei chewing gum. Non vanno a sostituire la pulizia con spazzolino e filo interdentale, ma hanno utilità sulla prevenzione della carie. Meglio quelli contenenti fluoro o xilitolo, da evitare quelli che contengono zucchero. La masticazione della gomma stimola la salivazione, che ha sostanze antibatteriche e che stimola a sua volta il riequilibrarsi del pH orale, alcanizzandolo.

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Malattie dei denti: il vademecum del ministero

A 4 anni, il 20 per cento ha già una carie. Si sale al 43,1 per cento ai 12 anni e all’88,2 tra i 19 e i 25 anni. Il problema emergente tra gli adolescenti è proprio questo: la perdita irreversibile della struttura del dente a causa di alimenti o sostanze acide. Le percentuali oscillano tra il 13 e il 53 per cento, a seconda delle popolazioni esaminate.

Non di sole carie, però, si ammalano i denti. Dai 35 anni in su, infatti, il 60 per cento degli italiani ha a che fare con una malattia parodontale, problema che salendo di età arriva all’80 per cento dopo i 55 anni. Tra questi, il 6,7 per cento arriva a perdere tutti i denti dai 45 anni in poi. Problema che riguarda l’80 per cento degli ultra ottantenni. C’è anche il cancro del cavo orale, con quasi 9 casi su 100 uomini e 2,2 casi ogni 100 donne.

Per molti andare dal dentista regolarmente non è un’opzione. Ed è così che le percentuali continuano a salire. Il ministero della Salute, per affrontare l’argomento, ha riunito una quindicina di esperti, stilando un vademecum su come prevenire al massimo, da giovani, problemi e malattie dentali. È stato sfornato un documento, che è entrato a far parte del programma ‘Guadagnare Salute‘, lanciato dal dicastero proprio per la prevenzione sanitaria e la promozione della salute. Scrivono gli esperti: “I tradizionali trattamenti odontoiatrici sono spesso un onere economico significativo, anche in Paesi ad alto reddito. Il fardello delle malattie orali e delle altre malattie croniche può essere ridotto affrontando simultaneamente i fattori di rischio comuni: il consumo di tabacco e l’alimentazione scorretta”.

Spiegano: “Meno zuccheri e un’alimentazione equilibrata aiutano a prevenire la carie e la prematura perdita dei denti. Smettere di fumare e ridurre l’alcol diminuiscono il rischio del cancro orale, della perdita dei denti, delle malattie paradontali. Consumare frutta e verdura protegge contro il tumore del cavo orale. L’utilizzo del fluoro aiuta a prevenire la carie in bambini e adulti”.

Mangiare bene e in modo equilibrato quando si è bambini e adolescenti può prevenire la carie, oltre che obesità, malattie cardiovascolari, cancro, diabete, carenza di nutrienti come il ferro e la frequenza della mortalità. L’eccesso di zuccheri è un classico di bambini e adolescenti (cibi e bevande) e, insieme alla scarsa igiene orale, contribuisce alla creazione della carie. I migliori alleati sono frutta e verdura, ricchi di vitamine. Se viene a mancare la vitamina C, a cui si aggiunge la pigrizia nel lavarsi i denti, ecco che arrivano patologie gengivali fin da giovani.

Denti, i consigli del ministero della Salute

“Masticare cibi ricchi di fibre contribuisce a detergere i denti e a stimolare la produzione di saliva, che contiene più sostanze salutari per il benessere dei tessuti dentari e aumenta il ph della placca”. Esistono i chewing-gum senza zucchero, dolcificati con polioli, che non vengono utilizzati dai batteri cariogeni per produrre acidi e che quindi contribuiscono al mantenimento della salute orale (aiutano la rimozione dei residui di cibo e della placca dalle superfici dei denti) Lo xilitolo ha un’importante funzione cario-preventiva. Aiutano la salute orale pure i fermenti lattici.

Veri e propri killer dei nostri denti sono, invece, bevande a base di frutta e analcoliche. Hanno troppi zuccheri, sono acide e, se sorseggiate, producono danno allo smalto, che si indebolisce. Se proprio non si può rinunciare a queste bevande, è meglio farlo velocemente e con una cannuccia. Altro consiglio utile: lo smalto viene ammorbidito per circa un’ora dall’esposizione alle bevande acide. Non spazzolare i denti dunque dopo aver assunto cibi e bevande acide. Consigliato un semplice risciacquo.

Infine, no al fumo, all’alcol e alle sostanze stupefacenti. La nicotina genera ispessimento dello strato più superficiale della mucosa, alterazioni cellulari e della vascolarizzazione, riduzione delle difese immunitarie, con conseguente maggior rischio di lesioni maligne. L’alcol diventa una vera e propria sostanza acetaldeide che danneggia i tessuti parodontali. Senza dimenticare che le bevande alcoliche sono piene di zuccheri (predisposizione a erosione e carie). Alcol e fumo insieme costituiscono un rischio molto alto di cancro orale. Infine, le sostanze acide presenti nella droga e nei farmaci determinano erosioni dentali.

Il vademecum del ministero per la prevenzione delle malattie orali è questo. Le visite periodiche dai dentisti fanno il resto ed è tantissimo.

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5 anni ago Ortodonzia

Denti malati: le carie non sono scritte nel nostro dna

Le carie sono già scritte nei nostri geni? Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Pediatrics‘ mette in serio dubbio questa affermazione. La scarsa igiene è la causa principale, nel dna al massimo ci può essere una maggiore o minore predisposizione. A fare la differenza è la pulizia dei denti, le visite periodiche dal dentista o un’alimentazione sana. Il cibo spazzatura, per esempio, può peggiorare di molto la situazione.

La ricerca di cui parlavamo all’inizio è stata condotta da Mihiri Silva, del dipartimento di Pediatria della Melbourne Medical School. E proverebbe l’irrilevanza della predisposizione genetica dei soggetti colpiti dalla carie. La ricerca è stata compiuta su un campione di 250 coppie di gemelli, prima ancora che nascessero. Nella fase di gestazione sono state fatte analisi e raccolte informazioni. A sei anni, poi, sono state effettuate tutte le visite mediche a gemelli con dna identico al 100 per cento e a quelli che sono uguali soltanto al 50 per cento. La natura genetica delle carie non è confermata.

Perché? Perché i gemelli identici predisposti alle carie avrebbero dovuto maturare i problemi allo stesso modo: ovvero, avrebbero dovuto avere tutti e due le carie o nessuno dei due. Invece, non avviene questo. Non sono emerse differenze tra gemelli identici e fraterni. Nello studio è emerso che quanto al numero di carie, i ricercatori non hanno apprezzato differenze tra i gemelli identici e i gemelli fraterni; quindi, non ci sono prove che le carie siano un fattore genetico.

Una notizia positiva e negativa insieme. Positiva perché significa che il destino dei denti ce lo possiamo scrivere noi, negativa perché occorre osservare precise regole, ossia stili di vita corretti, niente sigarette, alcol, coloranti e una miriade di cibi spazzatura. E poi scrupolosissima igiene orale quotidiana. A danneggiare i denti sono in particolare gli zuccheri, e questo è già noto da più studi. Bevande zuccherate e gassate andrebbero dunque riposte in credenza. E poi buttate via.

La parodontite è genetica

Ci sono però alcune malattie dentali che sono determinate dal dna. Una è la parodontite. Anche in questo caso, però, corretto stile di vita a igiene possono far sì che la malattia si manifesti il più tardi possibile.

Tornando alla carie, colpisce un adolescente su due. L’Organizzazione mondiale della sanità stima il 90 per cento di abitanti delle terra colpiti da questo problema; si tratta della malattia più diffusa al mondo. Quando la placca si accumula, i batteri sguazzano e scatenano le carie interdentali, radicolari e cervicali. Se state cercando di capire se la natura non è solo matrigna, ebbene sì: ci sono alcuni cibi e alcune sostanze che aiutano a evitare che i denti si ammalino. Sono il fluoro, lo xilitolo, il calcio, il fosforo, la vitamina C, la vitamina A, cipolla, aglio e mirtilli.

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