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Tags Archives: Monitoraggio ortodontico

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Ortodonzia: quando la prima visita?

Quando iniziare con l’ortodonzia in un bambino? A che età? Sappiate che in giovane età è più semplice, rapido e meno invasivo intervenire in caso di un comportamento orale scorretto piuttosto che da adulti, quando gli effetti negativi si sono sommati e sono probabilmente peggiorati. A quel punto, da grandi ma anche da adolescenti, potrebbe essere obbligatorio ricorrere alla chirurgia.

Quando portare il proprio bambino dal dentista per la prima volta? Studi recenti che arrivano dall’America dicono: ‘First tooth, first visit!”. Ossia, primo dente, prima visita. E non è un motto sbagliato. E’ infatti necessario fin da subito che si instauri un rapporto di fiducia, sereno e magari anche divertente tra il piccolo paziente e il dottore. In questo modo, si evita una odontofobia che, negli anni, non può che peggiorare (proprio come le malattie dei denti).

Non solo questo, naturalmente. Una visita al più presto, dai primi anni d’età, è importante perché già in questo momento un essere umano raggiunge il 91% delle dimensioni definitive del cranio, l’80% di quelle della mascella e il 70% di quelle della mandibola. C’è poi il passaggio fondamentale dai denti da latte a quelli permanenti. Si possono creare delle specie di ingorghi tra i primi che cadono e i secondi che nascono. Da adolescenti, la conseguenza è avere i denti storti e tenerli così anche da adulti.

Perché è importante una visita ortodontica nei primi anni di vita

Quando si è bambini, le ossa sono ancora malleabili, non solidificate, e quindi fanno meno resistenza ai trattamenti correttivi ortopedici. Infine, il bambino ha meno esigenze estetiche rispetto a un adolescente e quindi sopporta meglio l’eventuale apparecchio intraorale. Gli aspetti clinici sono altrettanto importanti, se non di più, naturalmente.

Dai 4 ai 10 anni siamo nell’età giusta per anticipare malocclusioni, ossia lo scorretto contatto dei denti tra loro. Sapete cosa succede nel tempo se questa problematica viene ignorata? Arrivano effetti e difetti posturali, di deglutizione, di respirazione e tanto altro. Tutti malesseri che abbassano la qualità della vita del bimbo che sta crescendo. Si può evitare che una malocclusione iniziale sfoci in una dismorfosi stabilizzata, il che – quando si diventa adulti – porta a interventi lunghi, invasivi e fastidiosi. Se si elimina il problema all’origine, togliendo anche abitudini viziate, si aiuterà il bambino a incamminarsi su una vita sana.

Insomma, in conclusione, la prima visita o un vero e proprio monitoraggio ortodontico vanno fatti nella fase iniziale di una persona. Si può supervisionare il completamento della dentatura decidua, individuare vizi comportamentali che possono poi diventare problemi cronici, si motivano genitori e bambini a seguire con perizia le giuste manovre di igiene orale. Si crea un clima di cooperazione e fiducia tra specialista e paziente. Che, da adolescenti e da grandi, favorirà le giuste cure senza paura.

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