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Tags Archives: igiene orale

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5 anni ago Ortodonzia

Denti malati: le carie non sono scritte nel nostro dna

Le carie sono già scritte nei nostri geni? Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Pediatrics‘ mette in serio dubbio questa affermazione. La scarsa igiene è la causa principale, nel dna al massimo ci può essere una maggiore o minore predisposizione. A fare la differenza è la pulizia dei denti, le visite periodiche dal dentista o un’alimentazione sana. Il cibo spazzatura, per esempio, può peggiorare di molto la situazione.

La ricerca di cui parlavamo all’inizio è stata condotta da Mihiri Silva, del dipartimento di Pediatria della Melbourne Medical School. E proverebbe l’irrilevanza della predisposizione genetica dei soggetti colpiti dalla carie. La ricerca è stata compiuta su un campione di 250 coppie di gemelli, prima ancora che nascessero. Nella fase di gestazione sono state fatte analisi e raccolte informazioni. A sei anni, poi, sono state effettuate tutte le visite mediche a gemelli con dna identico al 100 per cento e a quelli che sono uguali soltanto al 50 per cento. La natura genetica delle carie non è confermata.

Perché? Perché i gemelli identici predisposti alle carie avrebbero dovuto maturare i problemi allo stesso modo: ovvero, avrebbero dovuto avere tutti e due le carie o nessuno dei due. Invece, non avviene questo. Non sono emerse differenze tra gemelli identici e fraterni. Nello studio è emerso che quanto al numero di carie, i ricercatori non hanno apprezzato differenze tra i gemelli identici e i gemelli fraterni; quindi, non ci sono prove che le carie siano un fattore genetico.

Una notizia positiva e negativa insieme. Positiva perché significa che il destino dei denti ce lo possiamo scrivere noi, negativa perché occorre osservare precise regole, ossia stili di vita corretti, niente sigarette, alcol, coloranti e una miriade di cibi spazzatura. E poi scrupolosissima igiene orale quotidiana. A danneggiare i denti sono in particolare gli zuccheri, e questo è già noto da più studi. Bevande zuccherate e gassate andrebbero dunque riposte in credenza. E poi buttate via.

La parodontite è genetica

Ci sono però alcune malattie dentali che sono determinate dal dna. Una è la parodontite. Anche in questo caso, però, corretto stile di vita a igiene possono far sì che la malattia si manifesti il più tardi possibile.

Tornando alla carie, colpisce un adolescente su due. L’Organizzazione mondiale della sanità stima il 90 per cento di abitanti delle terra colpiti da questo problema; si tratta della malattia più diffusa al mondo. Quando la placca si accumula, i batteri sguazzano e scatenano le carie interdentali, radicolari e cervicali. Se state cercando di capire se la natura non è solo matrigna, ebbene sì: ci sono alcuni cibi e alcune sostanze che aiutano a evitare che i denti si ammalino. Sono il fluoro, lo xilitolo, il calcio, il fosforo, la vitamina C, la vitamina A, cipolla, aglio e mirtilli.

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Educazione all’igiene orale: il progetto nelle scuole elementari

Portare l’educazione all’igiene orale direttamente nelle scuole elementari. Ci ha pensato Colgate, azienda leader nel settore, con lezioni tenute da professionisti del settore presso gli istituti scolastici, ma anche gli studi odontoiatrici e in eventi pubblici organizzati in tutta Italia.

L’obiettivo è insegnare quant’è importante la corretta salute orale per poter avere splendidi sorrisi tutti i giorni. Ai giovanissimi vengono offerte indicazioni per incentivare la corretta igiene dentale, promuovendo la prevenzione delle malattie del cavo orale attraverso semplici gesti di tutti i giorni. Bisogna abituare l’essere umano, fin da bambino, che le sane abitudini di vita sono il primo passo per stare in salute. La cattiva igiene orale provoca problemi direttamente nell’apprendimento del bambino e può poi coinvolgere l’intera famiglia.

L’importanza dell’igiene orale

Avere invece i denti e le gengive sane impatta sulla salute generale, sull’autostima, sullo sviluppo del linguaggio, su quello sociale, sulla fiducia in se stessi e sulla comunicazione delle emozioni. Il programma educativo si chiama ‘Sorrisi Smaglianti Futuri Brillanti‘. A livello mondiale sono stati già raggiunti più di un miliardo di bambini dal 1991 a oggi. Il prossimo obiettivo è arrivare a 1,3 miliardi entro il 2020. In Italia, sono sei anni che funziona questo piano educativo, sono stati raggiunti 580 mila bambini. Da quest’anno il programma ha integrato la nuova campagna Colgate, ‘Handwashing‘, per sensibilizzare bambini e genitori sull’importanza di lavarsi le mani per evitare la diffusione di germi.

Per aderire al progetto si può telefonare allo 06 69409550 (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16) o mandare una email all’indirizzo info@colgatescuola.it, lasciando i propri recapiti per essere poi richiamati dalla segreteria organizzativa e concordare insieme gli estremi della lezione. Colgate mette a disposizione un kit composto da:
– materiale didattico a supporto del dentista/igienista per l’insegnamento ai bambini;
– materiale ludico-educativo per i bambini (compreso un cartone animato “Supereroi dei denti”);
– lettera informativa per i genitori;
– diploma di partecipazione al progetto, da distribuire agli alunni al termine della lezione;
– Leaflet “handwashing” con indicazioni per lavarsi le mani.

I migliori professionisti dell’igiene orale per bambini li trovi a Grosseto

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Pulizia dei denti: operazioni e strumenti necessari

Pulizia dei denti: scopri come

Pulirsi i denti è un rito. E, come tale, prevede alcune operazioni da eseguire in un certo modo. Ne va della corretta igiene della bocca. Proprio perché è una parte così importante del nostro corpo, va curata però nel modo giusto. Iniziando dallo spazzolino.

Guai a sbagliarlo. Uno troppo duro rischia non solo di danneggiare lo smalto dei denti, ma anche le gengive. Consigliato, dunque, uno spazzolino con setole in nylon, durezza media e testina piccola. Quest’ultima permette di pulire bene anche la parte posteriore della bocca.

Lo spazzolino elettrico è ‘in’, ossia si può usare al posto di quello manuale, assicurandosi sempre di utilizzarlo nel modo giusto.

Potete scrivervelo sul calendario o sullo smartphone, l’importante è non dimenticarlo: ogni tre mesi lo spazzolino andrebbe sostituito perché le setole, usate, perdono la forma iniziale e anche l’efficacia.

Ancora: sciacquare lo spazzolino ogni volta che si è usato è un’ottima regola. E poi? Bisogna tenerlo in posizione verticale per evitare che i microbi rimangano tra setola e manico.

Non c’è solo lo spazzolino nel perfetto kit per l’igiene orale. La scelta del dentifricio è personale: cambia a seconda di chi ha denti sensibili, di chi è più esposto alla carie o al tartaro.

Avere con sé pure il filo interdentale è altrettanto importante: lo potrete passare tra dente e dente prima dello spazzolino. Manca il colluttorio, senza alcol possibilmente e al fluoro. Va usato alla fine, per sciacquare la bocca dopo il lavaggio. Naturalmente, dentifricio e colluttorio non vanno ingeriti.

Come pulire i denti

A questo punto, resta da spiegare come pulire i denti. La quantità di dentifricio da mettere sulla testina dello spazzolino deve essere piccola, dopo averla leggermente bagnata d’acqua.

I denti si spazzolano tenendo un angolo di 45 gradi rispetto alle gengive. Spazzolate in modo verticale oppure circolare, partendo dalle gengive per arrivare alla parte finale della dentatura. Ogni zona va spazzolata per circa 15 secondi.

Ai molari, lo spazzolino va usato in posizione perpendicolare rispetto alle labbra. Le setole dunque vanno appoggiate su questi denti e poi mosse dall’interno verso l’esterno della bocca.

Non abbiamo ancora finito. Anche la lingua va spazzolata, il che evita di avere un cattivo alito. In commercio ci sono i puliscilingua, ma vanno bene anche le setole dello spazzolino.

La lingua è una parte delicata, dunque si deve procedere in modo delicato. Ancora 30 secondi per risciacquare con il colluttorio. Poi è il momento di pulire lo spazzolino per togliere i residui di dentifricio.

Se volete sapere quando è meglio lavare i denti, di sicuro la mattina dopo la colazione e la sera prima di andare a dormire. Dopo i pasti, ma non subito dopo. Il lavaggio medio dura due minuti.

È consigliabile pulirsi i denti anche dopo aver bevuto caffè, tè o vino rosso, che possono macchiarli. Infine, l’igiene orale non sostituisce i controlli periodici dal dentista, ogni sei mesi o un anno, per togliere tartaro o carie.

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